emozioni

Hai mai preparato una perfetta lista delle cose da fare… per poi non completarne nemmeno la metà? Nonostante agende, app e planning dettagliati, capita spesso di rimandare le attività più importanti. Perché? Perché l’organizzazione del tempo da sola non basta. La vera sfida è imparare a gestire le emozioni che quelle attività suscitano.

Sì, possiamo avere un sistema impeccabile, ma se non affrontiamo le emozioni che ci bloccano, continueremo a rimandare. Il problema non è solo “quando” farlo, ma “come ci sentiamo” quando arriva il momento di farlo.

Quando l’emozione prende il sopravvento sulla pianificazione

Dietro ogni procrastinazione si nasconde un’emozione. A volte è noia, altre volte è paura, senso di inadeguatezza, stanchezza emotiva. Un’attività può sembrarci impegnativa o addirittura minacciosa. In quei casi la mente trova mille scuse per evitarla. Ecco perché programmare è solo il primo passo. Per portare a termine un compito serve anche la forza emotiva per affrontarlo.

Il trucco è fare pace con le emozioni scomode: non combatterle, ma osservarle. Quando ti senti bloccato, non serve costringerti all’azione. Fermati, ascolta come ti senti, accogli quell’emozione senza giudicarla. Solo così potrai scioglierla e ritrovare l’energia per agire.

Programmare bene aiuta, ma non basta

Abbiamo già parlato dell’importanza di trasformare le liste in blocchi di tempo ben definiti. La nostra mente è più efficace quando riceve comandi chiari e contestualizzati. Se sappiamo già quando fare qualcosa, eliminiamo molte scuse.

Ma c’è di più: quando prendiamo una decisione in un momento di calma, la nostra mente inconscia la registra. Ecco perché capita spesso di svegliarci qualche minuto prima della sveglia quando abbiamo deciso, con chiarezza, che qualcosa è importante.

Premiati per rinforzare l’azione, non punirti per l’inazione

Un altro meccanismo utile è quello della gratificazione. Invece di colpevolizzarti per ciò che non hai fatto, impara a premiarti per ogni piccolo passo completato. Questo rafforza il legame tra azione e piacere, rendendo più facile ripetere quel comportamento.

La nostra mente preferisce sempre la gratificazione immediata. Ecco perché molte persone passano ore sui social: è una forma di procrastinazione mascherata. Ma se impari a rendere gratificante anche un compito importante, inizierai a contrastare quel meccanismo automatico.

Gestione del tempo ed emozioni: un’unica strategia

Bloccare le distrazioni (disattivare notifiche, bloccare app inutili, scegliere quando leggere le email) è un ottimo primo passo. Ma serve anche imparare a navigare le proprie emozioni. Non possiamo sempre sentirci ispirati, energici o entusiasti. Ma possiamo imparare a fare comunque ciò che conta.

Prova a restare nel momento presente, ad usare la meditazione o anche solo la respirazione consapevole per tornare al tuo centro. Le emozioni, come onde, arrivano e poi si ritirano. Osservale, accoglile, ma non lasciare che governino le tue scelte.

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