Poesie nascoste
A cura di Marina Di Bitetto
C’è una pratica di creazione di bellezza , semplicissima, che si chiama caviardage.
Perchè provarla? Questa pratica ci consente di scacciare i pensieri negativi, ritrovare serenità e centratura e diventare, ogni qualvolta lo desideriamo, dei cercatori di poesia.
Come fare? Cerchiamo un libro da macero, oppure un foglio di giornale, una rivista, un volantino dimenticato in un cassetto o gli appunti della nostra ultima Zoom Call. Stiamo tutti mettendo ordine nelle nostre case perciò non sarà difficile trovare materiale denso di parole.
Scegliamolo in base all’energia che ci trasmette e, una volta trovato, iniziamo a cerchiare le “parole che si illuminano”, quelle che “escono dal foglio” e richiamano la nostra attenzione, non più di 10.
Dopodichè anneriamo con un marker o pennarello indelebile tutte le altre parole e, magicamente, attraverso un filo rosso, diamo “senso” alle parole lasciando emergere la nostra “poesia nascosta”
“Le parole hanno il potere di distruggere e di creare. Quando le parole sono sincere e gentili possono cambiare il mondo.” Buddha.
#iosostare