Il mio stare è nel respiro

A cura di Tatiana Ierardi

La quarantena e il distanziamento sociale mi hanno fatto paura. Sono sembrati da subito una mancanza di libertà, sono piombati alla sera quando già eravamo stanchi, quando non eravamo pronti a subire l’ennesima decisione di qualcun altro, quando anche quella che è sembrata l’unica soluzione possibile era “troppo”.

Ho appreso la notizia, già circolava nell’aria da giorni, ho pensato subito alle persone che non avrei potuto incontrare dal giorno dopo, la mia famiglia, i miei amici, i miei gruppi, i miei collaboratori…

Ho capito che non avrei potuto portare a compimento tutti gli impegni lavorativi programmati, ero preoccupata e questa cosa mi metteva l’ansia.

Ho voluto pensare che sarebbe stato l’inizio di un nuovo cammino, forse una nuova prova da superare.

Ho preso un decisione: io inizio da me.

Alla partenza… 3,2,1… pronti via!

Inizio dal voler cercare la pace nella mia piccola dimensione, prima di tutto, inizio a voler creare gli spazi sereni per poter condividere la mia piccola casa.

“Io so stare per essere” significa per me essere calma e lentezza.

Invece di correre e rincorrere le cose da fare, ho deciso che avrei voluto fare una cosa alla volta.

Voglio sempre sentirmi presente nel qui e ora, a momenti cucino, a momenti leggo, a momenti studio e poi preparo le lezioni per le mie alunne, rileggo, correggo, creo, viaggio con la mente e ascolto la pancia.

Sono tutto quello che faccio, rimango nella sensazione che provo e trovo la pace.

Faccio una cosa alla volta e quando posso mi fermo, prendo un respiro, trattengo e rilascio.

Faccio entrare aria e faccio uscire i pensieri, alleggerisco le mie giornate facendo semplicemente attenzione ad un meccanismo innato che noi tutti abbiamo.

Chiudo gli occhi, inspiro, trattengo ed espiro.

Semplicemente sono.

#iosostare