Crea la tua routine potenziante
A cura di Alfredo Spalletta
La reclusione forzata a casa dalla quale siamo appena usciti, e non del tutto, conseguenza della pandemia da coronavirus, può essere letta come un grande problema/crisi o una grande opportunità.
L’etimologia della nostra parola “crisi” non è affatto un termine negativo ma deriva dal verbo greco κρίνω, krino, ovvero “separare, distinguere, scegliere“.
Separare le cose inutili da quelle utili, distinguere tra le effimere ed importanti, scegliere queste ultime.
Abbiamo avuto quindi, forse, il tempo e la possibilità di creare routine giornaliere potenzianti che servono per forgiare il nostro carattere e rinforzare il positivo predisponendoci ad una nuova ripartenza.
La routine come sappiamo è costituita da tante abitudini, molte delle quali inconsapevolmente radicate in noi e quindi fuori dalla nostra sfera di influenza e controllo.
Abbiamo avuto quindi la possibilità di creare abitudini positive e potenzianti ed il tempo è stato il nostro alleato a patto che lo si sia strutturato e pianificato correttamente.
Come concretamente ?
Dedicando il giusto spazio alla nostra parte spirituale, meditando, facendo silenzio, pregando; alla nostra parte mentale, lavorando con focalizzazione e studiando; alla nostra parte fisica, quindi dedicarsi del tempo a fare qualche attività in movimento e curare l’alimentazione, ma soprattutto dedicarsi alle nostre nostre passioni troppo spesso trascurate ingiustamente.
Stare a casa, ieri per il lockdown, domani per una opzione di smartworking, è stato e potrà essere un modo nuovo per dedicare a noi stessi un tempo determinato, strutturato e definito.
Ritagliarsi spazi prima di tutto per noi stessi non è egoismo o perdita di tempo ma significa vivere la vita appieno.
#iosostare