I 5 sensi sotto la lente dell‘amore

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A cura di Monica Paliaga

Si chiamano sensi gli organi del nostro corpo che servono per accorgerci di ciò che accade intorno a noi e che, con la loro attività, cioè con quello che sono in grado di fare, ci fanno conoscere ogni aspetto della realtà, come immagini, suoni, odori, sapori.

In questo periodo di restrizione delle attività ma anche del poter stare fuori, a contatto con gli altri e con la natura, anche i nostri organi stanno cambiando, stanno evolvendo. 

Vivono una trasformazione, nel senso etimologico del termine, ossia, dare nuova forma.

Da qui la mia riflessione: in questo particolare momento della nostra vita possiamo trasformare i nostri sensi e ciò che sono in grado di fre.

Ho pensato, allora, alla vista con cui di solito guardiamo, fotografiamo nella nostra mente immagini, forme, colori; abbiamo la possibilità di guardarci dentro, guardare dentro di noi, guardare dentro gli altri ed anche quello che non c’è. Quali saranno le immagini, i colori, le forme, le ombre che scorgeremo, di cui potremo godere? 

Possiamo guardare anche quello che non c’è grazie all’immaginazione che ha un potere trasformativo e rigenerativo potentissimo.

Con l’udito possiamo ascoltare parole, suoni, musica ma anche il silenzio ed il silenzio ha un suono, un eco meraviglioso perchè è ricco di ciò che a volte sussurrano, a volte urlano ed altre cantano il coro delle nostre emozioni.

Il gusto ci permette di assaporare fragranze, sapori decisi, delicati, particolari, ma è in grado anche di farci gustare la bellezza che nutre l’anima di ognuno di noi. 

Che sapore ha la bellezza dell’anima? 

E‘ un viaggio sensoriale che vale la pena intraprendere dal momento che la bellezza salverà il mondo.

L’olfatto può anch’esso trasformarsi e farci annusare la bellezza dell’atmosfera che ci circonda, che ci avvolge.

Che odore ha la bellezza dell’atmosfera? 

Sa di parole non dette, di paura, di titubanza, di forza, di amore, di volgia di esserci e di dare il proprio contributo a questa trasformazione globale.

E il tatto? Nominando questo senso, si pensa immediatamente alle mani.

Si può toccare anche senza mani, si può toccare con le parole, scelte con cura e con amore, che arrivano dritte all’anima di ognuno di noi.

Ognuno dei nostri sensi arriva e porta direttamente al cuore ed è proprio dal cuore che parte la nostra trasformazione.

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#iosostare, Digital Bench, Monica Paliaga

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